Recensione Krita: l'alternativa gratuita a Photoshop


Krita è un programma per il disegno e la modifica delle immagini, fortemente votato al digital painting. Vanta un’emulazione particolarmente realistica di svariati strumenti pittorici, una gamma molto ampia di filtri per il fotoritocco e una gestione dei livelli con diversi metodi di fusione. Supporta inoltre livelli vettoriali per inserire al meglio linee, figure, tracciati e testo.
Cosa non da poco, è adattissimo a chi possiede una tavoletta grafica ma anche a coloro che non ce l’hanno.

E’ gratuito, opensource e cross-platform, dato che funziona per Windows, Linux e Mac. Viene distribuito sotto licenza GPL ed è un programma basato sul framework KDE.


INTERFACCIA INTUITIVA

Specie nel suo tema predefinito (Dark), l’interfaccia di Krita è molto simile a quella di Photoshop, intuitiva e graficamente piacevole; come direbbe qualcuno, molto user-friendly.
Gode di una notevole flessibilità, permettendo di configurare il proprio ambiente di lavoro in base a quelle che sono le esigenze personali.
Il programma è basato sulla visualizzazione di pannelli o più correttamente aree di aggancio, ridimensionabili e riposizionabili. Questi pannelli possono essere agganciati alle barre che circondano il foglio di lavoro e tenuti in posizione fissa, oppure divenire fluttuanti per poter essere spostati, al bisogno, in un punto a piacere dello schermo.
Una cosa piuttosto utile – probabilmente non così scontata – è la possibilità di inserire un’immagine di riferimento, ovviamente collocandola dove risulta più comoda.
Krita permette poi l’assegnazione di scorciatoie da tastiera, tenendo conto degli eventuali conflitti tra un comando e l’altro.
Se serve spazio, si possono nascondere le aree di aggancio in una sola volta, deselezionando il segno di spunta in Impostazioni/Mostra aree di aggancio, per farle riapparire quando torneranno ad essere utili.
Se serve ancora più spazio, premendo il tasto Tab si entra in modalità Mostra solo la tela: ogni altra cosa al di fuori del foglio di lavoro sparisce. In questo caso, diventa molto comoda la palette di pennelli e colori richiamabile cliccando il tasto destro del mouse sul foglio di lavoro (o un tasto programmabile della penna grafica se si usa la tavoletta).
Ogni cambiamento all’ambiente di lavoro verrà ricordato dal programma anche nei riavvii successivi, senza dover rifare tutto da capo.


STRUMENTI 

Sono davvero molti gli strumenti e le funzionalità a disposizione di questo programma. Di seguito, verrà descritto maggiormente nel dettaglio cosa permette di fare.

PENNELLI REALISTICI
Il punto di forza di Krita è l’emulazione molto realistica e credibile degli strumenti pittorici. Proprio per quel che riguarda il digital painting, con tutta probabilità, Krita è il miglior programma gratuito (e open-source) esistente al momento.
Ci sono molti pennelli già preconfigurati e pronti all’uso, suddivisi in gruppi generici.
Il programma ha un sistema di configurazione dei pennelli molto potente, con cui personalizzare in autonomia i pennelli già esistenti e crearne di nuovi, attraverso sedici motori dedicati.
Dato che utilizzare tutti i settaggi disponibili non sempre risulta semplice, si può scegliere di aggiungere nuovi pennelli cercandoli e scaricandoli dal web, ad esempio da questa pagina ufficiale.

Per aggiungere un set di pennelli basta estrarre i file della cartella scaricata, aprire Krita e andare su Impostazioni/Gestione risorse. Se nella cartella scaricata sono presenti altre cartelle, si clicca su Importa Pennelli e si cercano manualmente i pennelli da importare. Meglio selezionarli tutti quanti in una volta sola per non perdere troppo tempo.
Se invece compaiono file con estensione .bundle, si fa lo stesso percorso ma cliccando, alla fine, su Importa Gruppi.

FILTRI
Krita include una vasta raccolta di filtri per il fotoritocco e la correzione delle immagini.
Oltre a poter ritoccare parametri basilari a livello di esposizione e bilanciamento dei colori, è disponibile una vasta lista di filtri esterni, basati sul motore G’MIC. Detta in altre parole, sono “effetti speciali” in piena regola con cui manipolare efficacemente le immagini, qualora non bastassero gli altri strumenti del programma. Unica nota stonata: questi filtri sono piuttosto pesanti e lenti nell’essere elaborati, anche perché basati su un motore grafico esterno.

SMUSSATURA DEL TRATTO (STABILIZZATORE)
Per ogni pennello, Krita mette a disposizione tre diverse opzioni di smussatura del tratto: smussatura di base, smussatura pesata e stabilizzatore, con cui gestire la massa dello strumento, utile per rendere più preciso il tratto ed evitare il fastiodoso effetto “linea tremolante”. Ognuna di queste opzioni è a sua volta settabile nel pannello Opzioni dello strumento.
Tendenzialmente non è opportuno impostare valori troppo alti, specie quando si sceglie l’opzione stabilizzatore, altrimenti il programma non riuscirà ad elaborare correttamente i movimenti del mouse o della penna grafica.
Un’altra soluzione può essere rapresentata dallo strumento pennello dinamico, che simula l’effetto di un pennello calligrafico. Se ne può variare la massa e il trascinamento.

Ricorda: nel pannello Opzioni dello strumento, puoi personalizzare e calibrare tutti gli strumenti del programma.

MULTIPENNELLO
E’ uno strumento che serve per disegnare linee multiple con il pennello in uso, generando composizioni e disegni simmetrici. Si possono scegliere gli assi e il tipo di simmetria, così come il numero di tracce.

STRUMENTI GEOMETRICI E INSERIMENTO TESTUALE
Krita permette la creazione di elementi grafici quali linee, forme geometriche, tracciati mediante curve di Bezier, tracciati a mano libera, tracciati mediante polilinea, linee calligrafiche e inserimento testuale.
Questi elementi possono essere aggiunti, a scelta, in livelli vettoriali oppure in livelli di disegno, che sono raster.
Da notare che le linee calligrafiche e gli inserimenti testuali possono essere solo vettoriali.
Gli elementi creati nei livelli vettoriali possono essere modificati in seguito, ad esempio per arrotondare meglio la linea di un tracciato o stravolgerlo completamente, anche grazie alla presenza di nodi, utili per cambiarne la forma o le dimensioni.


GESTIONE DEI LIVELLI

Krita supporta molti metodi di fusione e maschere di livello.
I livelli di Krita non sono tutti uguali: ogni livello assolve a una specifica funzione.

- Livello di disegno: è il più comune, di tipo raster, quello in cui si fa la maggior parte delle operazioni.
All’apertura di un nuovo documento, Krita crea due livelli di disegno, uno bianco sottostante, con alfa bloccato, e uno trasparente superiore. Si lavora sempre sul livello trasparente superiore, aggiungendone di nuovi quando serve, così da poter modificare lo sfondo e gli altri elementi separatamente.
Da notare come gli stili del livello applicabili (andando su menu/livello) non siano distruttivi. Questo significa che possono essere esclusi o modificati in ogni momento senza dover premere annulla all’infinito; il livello di partenza, privo di filtri, rimarrà inalterato.
Anche l’applicazione dei filtri da menu/filtri non è distruttiva, ma solo scegliendo l’opzione maschera di colore.

- Livello vettoriale: come visto sopra, serve per la creazione e la gestione di diversi elementi tipici di programmi per la grafica vettoriale.

- Livello di gruppo: paragonabile a cartelle desktop in cui includere più livelli singoli.
In questo modo, i livelli contenuti possono essere nascosti, spostati e filtrati assieme, come se fossero un unico livello, in maniera separata e indipendente dal resto.

- Livello clone: crea una copia del livello selezionato; non sarà possibile operare direttamente sulla copia, che però visualizzerà le modiche apportate al livello originale. E’ paragonabile a una specie di documento di sola lettura.

- Livello riempimento: serve per applicare textures o colori di sfondo. Il livello verrà riempito con il colore o con il motivo in scala 1:1, ritagliato o ripetuto a mosaico fino ai margini del livello. Sovrapponendo più motivi tra loro si possono creare ulteriori effetti, specie per imitare materiali come carta stropicciata, legno, marmo e tanti altri.

- Livello filtro: utile per applicare filtri in maniera non distruttiva. Agisce sui livelli sottostanti.

- Livello file: serve per importare un’immagine come sfondo singolo, mantenendo il collegamento con il file.
Esempio: importiamo la foto DSC3026 come livello file. Modifichiamo il file originale con Photoshop (o qualsiasi altro programma esterno, anche la Raccolta Foto di Windows si presta all’esempio). Salviamo la foto DSC3026 con le opportune modifiche.
L’immagine importata con Krita come livello file assumerà le stesse sembianze della foto modificata con il programma esterno.

Per aggiungere un livello non conviene andare nel menu in alto, ma utilizzare i comandi del pannello Livelli.
Premendo il simbolo + verrà generato un nuovo livello di disegno trasparente, mentre la freccia rivolta verso il basso che si trova a fianco permette di scegliere tra le altre tipologie di livello disponibili.

KRITA: ALTERNATIVA GRATUITA A PHOTOSHOP PER DAVVERO?

Dato il ventaglio molto esteso delle sue possibili applicazioni, Krita è un programma che merita interesse. Senz'altro rivaleggia con Photoshop, almeno per quello che riguarda il digital painting, ma se la cava molto bene anche nell'editing fotografico. Rispetto al programma di casa Adobe, mostra probabilmente qualche vulnerabilità in piu. Si tratta sicuramente di un programma piuttosto stabile, ma tende ad andare in crash un po' più spesso rispetto a quel che si chiede a un programma (quasi) perfetto.
Il progetto, ufficialmente tenuto in piedi dalla Krita Foundation, è vivo e si migliora nel tempo. Ad esempio, dalla versione 3.0 è stata molto implementata la creazione di livelli vettoriali e in generale gli strumenti legati alle forme geometriche e ai tracciati.
In conclusione: se non volete pagare Photoshop e non vi va di scaricarlo in altri "modi stravaganti", Krita è l'alternativa a Photoshop.

Post popolari in questo blog

Tavolette grafiche Wacom: guida all'acquisto

Come registrare l'audio del computer